martedì 7 maggio 2013

PROGETTOCAVE CORAGGIO E CAMBIAMENTO


Un amaro calice, l’ennesimo amaro calice costituito da un bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, questa è la sensazione che abbiamo quando pensiamo alle vicende della politica nazionale, con un Governo Letta costituito da una alleanza del tutto inedita, che da la sensazione della gravità del momento e della crisi economica. Il Partito Democratico deve ripartire adesso per un avvenire migliore.
L’incarico a Letta arriva dopo cinquanta giorni di passione, ansia, paura, tradimenti, incertezze e incongruenze che hanno messo il PD in seria difficoltà. Nei cinquanta giorni di passione il partito ha ricevuto critiche ed ha fatto autocritica rischiando l’implosione almeno in tre quattro momenti, ora deve riprendere quota e ossigeno. Il governo di larghe intese, non è il migliore degli affari e temiamo molto i possibili ricatti del PdL, ma diamo atto al dimissionario segretario Pierluigi Bersani di aver fatto di tutto per arrivare ad una alleanza PD – 5stelle dopo aver verificato che i numeri per un governo di centrosinistra (PD – SeL) non erano assolutamente presenti al Senato.  Da parte nostra, nonostante le difficoltà accogliamo il governo Letta con speranze e positività, anche perché pone le basi per un effettivo rinnovamento dei quadri puntando sia al fattore anagrafico che a quello del MERITO, tanto caro a noi di questo blog.  
Letta, nonostante l’età ha dalla sua un pedigree di tutto rispetto: dicasteri come quelli delle politiche comunitarie vicesegretario del consiglio dei ministri, e vice di fatto dell’ex segretario Bersani.
Ora ci auguriamo che dall’assemblea nazionale del PD di sabato si esca coesi, pronti a fare le riforme necessarie a partire da quella elettorale, avviare delle manovre shock per far riprendere subito l’economia e rinegoziare almeno in parte la durezza delle manovre economiche made in UE.  
Sappiamo bene che lo sgambetto del PdL è dietro l’angolo. Dover condividere il governo con il giaguaro che in origine doveva essere smacchiato non è il massimo, ma per ora non si può aver di più. 
Due doverose parole vogliamo ancora spenderle per Pierluigi Bersani, che avrà sbagliato campagna elettorale avrà confinato Renzi forte del quaranta per cento delle primarie in un ruolo marginale, avrà fatto errori seguiti da altri errori, ma non è la sola causa di tutti questi risultati c’è una intera classe dirigente che ha sbagliato e che non ha valorizzato gli elementi migliori del partito, noi vogliamo che si cambi strada senza guerre interne e senza scissioni. Per noi resta prioritario un rinnovamento attraverso un CONGRESSO aperto che punti a riavvicinare il vertice alla base, ai dirigenti locali e agli elettori esasperati.  
Ribadiamo infine (ancora una volta) che è necessario prima di tutto dare spazio al fattore “MERITO”, a tutti i livelli, anche perché il cittadino chiede spiegazioni alla dirigenza locale anche per questioni non legate alla politica cittadina e sicuramente trova persone molto più in gamba e responsabili per esempio di quei famosi #101traditori che hanno votato contro Romano Prodi.
Per favorire il percorso legato al nostro territorio noi puntiamo a creare un movimento vasto, in grado di ria
llacciare il filo con quel mondo di centrosinistra che anche a Cave non si sente rappresentato ma che ch
iede di essere preso in considerazione. L'esigenza di un partito veramente aperto e capace di leggere isegnali di una nazione, di un territorio e di una città sempre più in movimento a questo punto è una emergenza e noi ci mettiamo tutto il nostro entusiasmo per dare una risposta concreta, come abbiamo sempre fatto ma anche con più coraggio.



 
 

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